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Nella Cosenza dei Bruzi tra arte e storia

Un itinerario alla scoperta della storia e dell’arte cosentina, tra opere d’arte e strutture ludiche, percorrendo le strade del corso commerciale trasformato in un Museo all’Aperto, osservando i reperti della storia antica custoditi all’interno del  Museo dei Bretti e degli Enotri e  perdendosi tra i vicoli di Corso Telesio, sede di numerose botteghe artigiane, fino ad arrivare al Teatro Rendano.

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immagine della tappa a Palazzo Arnone

Immagine di Palazzo Arnone

Cominciamo la nostra visita da Palazzo Arnone, sede della Galleria Nazionale di Cosenza. All’interno della pinacoteca permanente è possibile ammirare opere di Pietro Negroni, Mattia Preti, Luca Giordano oltre a diverse esposizioni temporanee di alto profilo. Quattro sono le sale fruibili dove sono dislocate le opere degli autori e gli spazi espositivi riservati alle mostre temporanee.

immagine della tappa b MAB - Museo all'aperto

Immagine di MAB - Museo all'aperto

La seconda tappa dell’itinerario ci conduce su Corso Mazzini, fulcro della vita sociale ed economica della città, grazie anche all’isola pedonale e al MAB (Museo all’Aperto Biliotti). Diverse sono le opere “custodite” dal museo tra le quali spiccano quelle di Giorgio De Chirico, Salvador Dalì, Sasha Sosno e Pietro Consagra. Ogni scultura è posta su un piedistallo luminoso di plexiglas e ad esso è associato un sistema elettronico in grado di riprodurre musica strumentale e un’introduzione al museo.

immagine della tappa c Museo dei Brettii e degli Enotri

Immagine di Museo dei Brettii e degli Enotri

Il Museo dei Brettii e degli Enotri espone una vasta collezione archeologica, proveniente dalla città e da località diverse della sua provincia, che abbraccia un ampio arco cronologico: dai resti ossei del Paleolitico superiore delle grotte di Cirella, sino all’oinophoros di età romano imperiale proveniente da Cosenza. Il nucleo più rappresentativo è composto dai corredi di una vasta necropoli da Torre Mordillo (Spezzano Albanese), relativa ad un centro di età protostorica prospiciente la piana di Sibari. Al periodo coloniale fanno riferimento altri importanti reperti rinvenuti nel comune di Corigliano Calabro, in località Cozzo Michelicchio. All’età ellenistica e romana risalgono molti reperti provenienti da diverse località della provincia di Cosenza (Corigliano Calabro, Montalto Uffugo, Luzzi, Carolei, Cerchiara di Calabria, ecc.), ma quelli particolarmente significativi sono quelli rinvenuti nella città stessa, l’antica metropoli della Confederazione dei Brettii fondata nel 356 a.C. prima, divenuta poi colonia romana. Al secondo piano è allestita una piccola raccolta storica, costituita da documenti e cimeli relativi alla storia risorgimentale della città. Fra questi, la copia degli Atti di morte dei fratelli Bandiera e uno dei più antichi tricolori d’Italia, che si dice portato dagli stessi Bandiera in occasione della loro sfortunata spedizione in Calabria.

immagine della tappa d Corso Telesio ed il Teatro Rendano

Immagine di Corso Telesio ed il Teatro Rendano

Ultima tappa è Corso Telesio con il Teatro Rendano. Percorrendo il caratteristico corso cittadino si possono ammirare numerose botteghe artigiane che custodiscono le tradizioni orafe, tessili e degli antichi mestieri. A metà della salita che conduce a Piazza XV marzo si rimane incantati dalla visione del Duomo di Cosenza. Terminato il corso si apre la Piazza con la statua bronzea dedicata al filosofo Telesio. Prospettati su Piazza XV marzo il Teatro Rendano di stile neoclassico ottocentesco con tre ordini di palchi e decorazioni pittoriche e in stucco. Di fronte al teatro di apre il Palazzo del Governo, sede dell’Amministrazione Provinciale, restaurato da pochi anni e che vanta al suo interno diverse opere d’arte e due sale caratteristiche: la Sala degli Specchi e la Sala degli Stemmi.   

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